La collaborazione tra il Museo della Ceramica G. Gianetti e Angelo Zilio, nasce dalla frequentazione alle Fornaci Ibis di Cunardo, che sono da sempre luogo magico di incontri e scambi tra gli artisti. La prima opera realizzata per il museo durante la Festa della Ceramica a Saronno nel 2018 […]
Tra tutte le materie che si utilizzano per fare arte la ceramica, o meglio ancora, la terra, è senz’altro la più arcaica. Più ancora del bronzo, che a lungo l’ha preceduta per blasone e mitologia, perché è arrivata ancora prima, ancora più vicina all’alba stessa dell’Uomo.
Se dovesse avere una voce, il vaso, avrebbe il timbro di Angelo Zilio. Calda, accogliente, gentile, scavata, con una piccola eco, chiusa ma aperta, risonante di storie, interna ed esterna, rombo sussurrato dell’inconscio, privato e personale, ma capace di accogliere tutto ciò che vi viene messo […]
L’innesto. Il Bestiario, che nell’accezione letteraria è un genere medievale ispirato alla concezione della natura come simbolo di verità più profonde, descrivendo animali fantastici e reali ricerca in loro gli insegnamenti morali o religiosi travestendoli da allegorie […]
Per Angelo il segno di Lucio è un viaggio solenne, che inizia con un credo interiore e arriva dove la materia si compie riverberando luce. Sempre vivido, mai scontato, nelle sue figure Angelo evoca soggetti e estetiche che oggi rivestono un senso nuovo: il gesto, il lavoro, la produzione ceramica, dalla tradizione diventano innovazione.
Angelo Zilio, nelle otto formelle sull’infanzia di Gesù in grès rosso charmottato, racchiude innanzitutto un sentimento profondo, l’amore di pater familias per la figlia, l’amore coniugale che diventa genitoriale, l’amore per la vita che si esprime imperitura con l’arte, l’amore per l’amore che continua. […]