Intervista agli artisti per la realizzazione della scultura per Saronno

Mara De Fanti in dialogo con Angelo Zilio, Gabriele Resmini e Luca Pellegrino

Premessa

Gennaio 2021, Albisola Superiore, laboratorio di Officina 900. Angelo Zilio con Mara De Fanti, ospiti di Gabriele Resmini e Luca Pellegrino, si trovano per parlare della realizzazione della grande scultura che verrà posta al centro di piazza Libertà a Saronno durante la seconda edizione della Festa della Ceramica.

Angelo racconta il suo percorso artistico, che lo porta a ragionare sull’idea della trasformazione, dell’azione, del passaggio. Il passaggio è un tema molto importante anche per la Città di Saronno, da sempre luogo di scambio e posta per i cavalli durante i viaggi di commercianti e nobili.

costruzione portale
portale costruzione

MdF: quando è uscita l’idea di lavorare sul passaggio quale è stato il collegamento che vi è venuto subito in mente rispetto al vostro lavoro?

Il passaggio implica in sè un cambiamento e l’idea di dialogare con uso stile diverso, quasi antitetico, mi intrigava nel senso che ho visto comunque un’opportunità di crescita umana e artistica per il mio percorso.

MdF: come avete declinato praticamente questo concetto?

C’è stato molto rispetto reciproco; io ho spiegato cosa avevo in mente e quale era il concetto legato alla creazione di questa porta. Su questo abbiamo dialogato tra noi e Gabriele e Luca si sono inseriti garbatamente nell’idea fino a trovare un punto di unione interessante per la narrazione sottesa.

MdF: unire due stili molto differenti non è semplice, quali sono i punti di incontro tra il vostro modo di lavorare

Come ho detto sopra innazitutto il rispetto reciproco a livello umano e professionale. In secondo luogo oserei dire che nella nostra ricerca artistica vi è un punto in comune che è la concezione del tempo, il dipanarsi di questa dimensione nella storia e nell’io.

costruzione monumento

assemblaggio portale

MdF: creare una scultura, anzi direi un’architettura, così grande in una sola settimana è stata una bella impresa. Qual è stato il pensiero più frequente?

In realtà mentre lavoro alla realizzazione di una scultura sono concentrato su questo, eppoi per la prima volta non ero da solo nel lavorare ad un’opera di grandi dimensioni, quindi non ho mai pensato: non ce la faremo.

MdF: quali sono state le difficoltà tecniche più importanti?

Dimensionare correttamente l’opera, soprattutto negli spessori

MdF: mentre eravate all’opera, il concetto iniziale del lavoro si è trasformato, rinforzato, altro…?

Direi che il concetto si è rinforzato e nel mio caso la visione si è arricchita di ulteriori immagini per la narrazione che, paradossalmente, ha permesso di eliminare alcune scelte precedenti

MdF: ci sono state delle riflessioni ulteriori?

Direi che nel complesso l’idea si è sviluppata durante tutte le fasi di realizzazione, per cui tutta l’opera è cresciuta di pari passo alle riflessioni che hanno accompagnato il gesto. Del resto quando lavoro lascio sempre uno spazio rispetto al progetto iniziale, che viene riempito dalle azioni conseguenti al seguire anche la materia e le intuizioni che si generano nel lavoro stesso.